14 - 15 maggio 2022
DOVE
Al Centro Phos: Via Giambattista Vico 1, Torino
QUANTO COSTA?
180€
QUANTO DURA?
Il workshop dura 2 giorni
COME ISCRIVERSI?
Via e-mail, inviando la scheda di iscrizione compilata in ogni sua parte all’indirizzo phos@phosfotografia.it.
HAI DELLE DOMANDE?
Via e-mail o chiamando allo 011 7604867, o al 333 7470186.
Un workshop con Paola Mongelli
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Tra l’universo dell’immagine e quello della parola circola il pensiero. Come una linfa invisibile connette i due mondi, attraverso gli innumerevoli ponti costruiti nella nostra mente tra l’esperienza di osservare la realtà e quella di nominarla, descriverla, narrarla.
Come abbiamo imparato ad orientarci nella relazione tra visione e linguaggio? Quando abbiamo costruito i ponti che ci consentono ad ogni istante di varcare queste due dimensioni?
Il workshop, aperto a tutti, offre uno spazio per riflettere su questi interrogativi e sperimentare il pensiero visivo attraverso la pratica della fotografia intersecata a quella della parola, esplorandone richiami e risonanze, attivando sensazioni, emozioni, memorie.
I partecipanti saranno invitati a generare immagini guidati dalle parole, a cercare parole stimolati dall’esperienza della visione, alimentando così un dialogo ispirato e libero tra pensiero e sguardo, affinché possano meglio nutrirsi a vicenda.
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Programma:
Si alterneranno momenti teorici, esperienziali, interattivi e di condivisione, con proiezione di opere degli artisti che hanno realizzato in modo significativo la connessione fotografia/parola, e suggestioni dal panorama letterario e della poesia.
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Tra i temi del workshop:
– nominare, descrivere, interpretare
– illustrare la parola
– il pensiero scritto: parola chiave, verso, frammento
– la ricerca del titolo: metodi e approcci
– la forma haiku e la fotografia
– per un diario fotografico
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Tra gli autori di riferimento: T. Fay, M. Yourcenar, M. Duras, W. Kandinsky, Y. Bonnefoy, M. Basho, D. Michals, J.H. Lartigue, S. Calle, E. Bavcar
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Materiale occorrente: fotocamera digitale, materiale per scrivere
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Paola Mongelli
Artista visiva, docente di Ritratto fotografico all’Accademia di Belle Arti di Genova.
Negli anni Novanta si laurea in Scenografia all’Accademia Albertina. Intraprende una ricerca attraverso il bianco e nero in cui sperimenta in modo personale le tecniche di stampa fine-art in camera oscura, dando vita ad opere in tiratura limitata o unica. Nel 1998 inizia ad esporre le sue fotografie, che oggi sono parte di numerose collezioni.
Con i suoi soggetti instaura un dialogo fatto di empatia e contemplazione. Ne emerge una riflessione sulla condizione umana che evoca corrispondenze tra l’individuo, la natura e i suoi elementi; l’esplorazione di sé e l’osservazione del mondo si fondono in un’unica esperienza. Parallelamente si dedica allo studio del ritratto, realizzandone moltissimi su commissione.
L’attrazione verso la scrittura, in particolare per la poesia, la porta a cercare nella parola scritta un’ulteriore fonte di ispirazione e una chiave spesso decisiva per il concepimento delle sue immagini. Molteplici infatti i rapporti di collaborazione con poeti e scrittori, come con Dario Capello, autore del saggio “Paola Mongelli. Della Visione inquieta” (2009), lo scrittore genovese Marco Ercolani, interlocutore e complice privilegiato nelle indagini sul tema del buio, con l’autore multimediale Andrea Balzola e le scrittrici Graziella Bonansea e Lucetta Frisa.
Negli anni recenti abbraccia per la prima volta nelle sue fotografie la dimensione del colore e inizia ad esplorare i linguaggi della performance e del disegno, privilegiando i temi legati al corpo, allo sguardo e alla natura.
A partire dal 2008 conduce corsi e seminari in materia di fotografia e di educazione alla visione (Istituto Europeo di Design, Collegio Universitario Einaudi, Centro Interculturale di Torino, Centro Agape). Insieme all’artista Petra Probst ha curato dal 2010 al 2015 il progetto artistico-formativo Necessità del volto.
Nel settore pubblicitario collabora dal 2009 con l’Agenzia Anna Contestabile, nello stesso anno il marchio Knorr seleziona alcuni ritratti del ciclo “Mio padre è un cuoco” per una delle sue campagne. Collaborazioni recenti con le gallerie: Stone Oven House, Paolo Tonin e CSA Farm (Torino), Unimediamodern e VisionQuest (Genova), Losano (Pinerolo), NegPos (Nîmes).
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