NATALE IN CROCIERA

NATALE IN CROCIERA
Mostra fotografica di Vittorio Sancipriano

Il Centro Phos è lieto di invitarvi all’inaugurazione della mostra fotografica Natale in Crociera di Vittorio Sancipriano, curata da Federica Barletta e in collaborazione con MICAA – Mediterranean Institute for Contemporary Artistic Activism.

Il progetto di Vittorio Sancipriano consiste di una riflessione che non intende limitarsi ad una semplice documentazione fotografica delle tragedie della migrazione attraverso il Mar Mediterraneo, ma cerca di andare oltre.

La mostra si articola in varie sezioni.

La sezione ‘’report” fornisce un breve resoconto visivo, quasi di natura giornalistica, dell’esperienza a bordo delle navi adibite alla quarantena e al soccorso dei migranti, esperienza vissuta in prima persona anche dall’autore.

Il racconto prosegue però allontanandosi dall’approccio documentario, per approdare ad uno stadio in cui l’osservazione lascia largo spazio all’interpretazione.

Il corpo centrale del progetto tratta il tema migratorio per portare alla luce un problema di natura differente, insito nella fragilità del sistema comunicativo contemporaneo, in cui l’eccesso di informazioni rende difficile distinguere il vero dal falso.

Attraverso i ritratti staged si dà voce alla falsa propaganda di cui siamo vittime e complici, laddove si parla di profughi intenti a viaggiare sì per mare, ma senza averne la reale necessità, un po’ come su una nave da crociera:

‘’I tigì e la sinistra ci raccontano di un mare in tempesta, di un freddo cane e di bambini a bordo… Come no, guardate voi!!! lo vedo uomini a torso nudo, mare calmo, cuffie e telefonini… Non cambio idea: in Italia si arriva rispettando le regole, altrimenti STOP.’’ M. S. su Twitter, 27 Gennaio 2019

L’ironia è una modalità per affrontare la realtà del problema sociale e umano, ma al contempo per interrogarci sulla fondatezza e accuratezza delle nostre opinioni, per spronare alla riflessione critica, all’interpretazione delle informazioni da cui siamo travolti, cercando di discriminare in maniera un poco più autonoma tra verità e menzogna.

Le immagini del mare, calmo o in tempesta, si affiancano ai ritratti e tematizzano la relazione tra uomo e natura. Ci viene presentato un mare nel quale è possibile immergersi senza vedere oltre, così come accade alle persone che lo attraversano.

Sul pavimento, calpestate, schede fac-simile contenenti le foto identificative scattate ai migranti, nel momento del loro arrivo a Lampedusa, da parte delle autorità preposte. Queste immagini mostrano una realtà crudamente obiettiva: ritratti di individui a loro volta calpestati.

In appendice al progetto visivo, l’autore propone un’immersione in un ambiente ridondante di stimoli, materiali e informazioni in contrasto tra loro: articoli, tweet, pubblicazioni, titoli di giornali, mappe, oggetti di varia natura.

Molti di questi corrispondono a vere testimonianze, altri sono dei falsi…

Si tratta in definitiva di un invito a non soccombere alla tentazione di accettare la realtà per come ci viene presentata, di un progetto che stimola, attraverso l’ironia, alla ricerca di una verità, pur sempre soggettiva come peraltro inevitabile, ma elaborata attraverso un’esperienza in proprio e di conseguenza più meditata.

Conclude il percorso espositivo un’installazione audio-visiva che tratta il tema della notte trascorsa in mare aperto, una circostanza condivisa da chi ha vissuto sulla propria pelle il viaggio migratorio e da chi, spinto dal desiderio di andare più a fondo, vuole rintracciarne un possibile significato.             

L’accesso all’area di Flashback Habitat prevede un tesseramento annuale del costo di 5€

In occasione dell’inaugurazione MICAA collaborerà con SOS MEDITERRANEE per l’organizzazione di un evento durante il quale l’arte, nella forma di fotografia, video, dialogo e musica, diventerà un mezzo per discutere assieme di un tema critico come la migrazione. 
Maggiori informazioni e scaletta completa dell’evento su www.micaa.art