3 incontri sull’esperienza del ritrarre
condotti da Paola Mongelli e Petra Probst
«La mia visione del mondo? La racconto attraverso una favola: in un villaggio di ciechi arriva un elefante. Alla sera, di fronte al fuoco ognuno descrive l’elefante. Chi ha toccato il naso dice: è come un lungo tubo. Chi ha toccato le orecchie: è come un tappeto. Chi ha toccato una gamba: è una colonna. Ognuno ha una versione diversa per quello che ha toccato. Anche noi siamo così: tutti ciechi di fronte all’universo. Quanti veramente vedono?».
Evgen Bavcar
Partendo dalla premessa che osservare è conoscere e che l’atto di osservare è efficace se immerso nel più profondo contesto del sentirsi e del sentire, questo laboratorio propone un percorso di avvicinamento al ritratto e all’autoritratto, passando attraverso l’esplorazione del proprio volto, la condizione del buio, il rovesciamento dei ruoli osservatore/osservato. A queste fasi di carattere esperienziale si affiancheranno ed alterneranno momenti di approfondimento e discussione di temi e dinamiche in gioco nel ritratto fotografico, tramite letture, spunti di riflessione, analisi di immagini, scambio di idee.
Tutto questo nel tentativo di ampliare ed arricchire insieme il concetto di ritratto, vivificare l’atto del vedere e del fotografare, ridurre la distanza operatore-soggetto, attivare la fiducia nel proprio sentire oltre che nella propria abilità tecnica, recuperando la dimensione tattile e gestuale attraverso lo strumento del disegno e avvalendosi della preziosa risorsa che offre il lavoro di gruppo.
Attrezzatura richiesta: fotocamera digitale
Si consiglia un abbigliamento comodo
NON SONO RICHIESTE SPECIFICHE COMPETENZE TECNICHE
Numero iscritti: min 12 – max 16
Primo STEP 8 / 15 / 22 giugno 2011
Informazioni e iscrizioni: phos@phosfotografia.it – tel. 011 7604867 – cell. +39 328 4383901